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Gli avvenimenti nel tempo

Un racconto cronologico dei principali episodi, eventi ed interventi normativi nella storia della tutela e della valorizzazione della Valle dei Templi, ricostruiti attraverso i documenti ed i carteggi conservati nell’Archivio di Stato di Agrigento. 

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1826Divieto di effettuare scavi senza autorizzazione

Decreto del Re in cui si vieta di scavare senza autorizzazione del sovrano. Gli scavi devono essere eseguiti secondo norme e gli Intendenti dovranno sorvegliare.
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1834Costruzione casette dei custodi

Verranno costruite due casette per i custodi all'interno della Valle dei Templi: una da collocare nei pressi del Tempio di Giove e l'altra vicino al Tempio della Concordia e a quello di Giunone. Le casette sono progettate per contenere due stanze da letto, una per  i custodi e una per i viaggiatori che vorranno trattenersi per il ristoro e una stanza per custodire gli oggetti che si ritrovati con gli scavi. 
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1834Importanti ritrovamenti archeologici durante la costruzione di una strada

Durante la costruzione della strada che da Porta di Ponte arriva al Molo di Girgenti sono stati scoperti dei rinvenimenti archeologici tra cui sono stati individuati basamenti, mosaici, frammenti di architettura, scultura, piombi, mercantili e medaglie.
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1834Relazione sullo stato di Conservazione dei monumenti della Valle dei Templi

Si tratta di un documento molto importante per la presa di coscienza sull'importanza della conservazione di questi monumenti, in cui l'architetto Saverio Bentivegna esegue, su richiesta della Commissione, una dettagliata relazione sullo stato di tutti i templi e sugli interventi a suo parere necessari tra cui rinforzamenti, estirpazioni di erbe e piante e sui costi.
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1835Nuovi scavi nel Tempio di Ercole e nel tempio di Castore e Polluce

Dalle relazioni degli scavi relative al Tempio di Ercole e al Tempio di Castore e Polluce sappiamo che ci sono stati dei ritrovamenti importanti tra cui una statua di marmo monca di mani, piedi e testa ed una testa di leone.
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1838Visita del Re Ferdinando II e della Regina alla Valle dei Templi

Nel documento si racconta della visita del Re Ferdinando II e della Regina alla Valle dei Templi dove l’architetto provinciale Saverio Bentivegna, nel descrivere la valle dei Templi, presenta delle osservazioni interessanti sul Tempio di Giove: la vera posizione dei Giganti, che secondo lui erano posizionati su delle mensole o fascioni che ornavano il Tempio;  sostiene anche l’esistenza di un sotterraneo nei pressi del Tempio di Giove, coperto dalle rovine del tempio stesso. Secondo lui, così, come lo sgombero dei templi Ercole e di Castore e Polluce avevano dato alla luce alcuni resti con uno scavo in questa zona si potrebbe capire come gli antichi costruivano i sotterranei, l’uso che ne facevano ed il ritrovamento di manufatti archeologici.
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1841Ritrovamento di cinque vasi istoriati a figure rosse da donare al Re

Ritrovamento di 5 vasi, istoriati con figure rosse su fondo nero da parte di Domenico Cardillo, Gerlando Alletto e Giovanni Gentile, davanti alla Commissione, scavando nel fondo del Cardillo ammettono di aver effettuato degli scavi non autorizzati con l’intento di ritrovare oggetti che vorrebbero portare a Napoli, per poterli offrire al Re e ricevere in cambio una ricompensa.
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1844Nuove regole ministeriali per eseguire gli scavi

Nuovo atto ministeriale in cui si stabiliscono le regole da seguire per gli scavi.
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1858Denuncia per danni al Tempio di Ercole

Il custode Raffaello Politi denuncia dei danni al tempio di Ercole durante la costruzione della strada che conduce al Tempio della Concordia.
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1859Denuncia per incendio nel Tempio della Concordia

Nella notte del 15 luglio 1859 verso le 4 della mattina il custode Pasquale Rizzo Pinna si accorge di un incendio che divampa nel Tempio della Concordia. La mattina successiva constata i danni: una colonna annerita in modo lieve a causa del fumo.
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1863Interventi di Restauro alla Valle dei Templi

Il Ministro chiede al Prefetto, in qualità di presidente della Commissione di Antichità e Belle Arti di Girgenti, di provvedere ai restauri su vari templi, elencando i danni che sono stati segnalati: nel tempio di Giove Olimpico è caduta una cariatide; il Tempio della Concordia non ha più la sua gradinata, i resti del tempio di Giove Polieo sono in completo stato di abbandono e la casetta per i viaggiatori presenta porta e finestra rotte.
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1864Rinvenimento di un importante mosaico tessellato

All'interno di un Bollettino in due volumi della Commissione di Antichità e Belle Arti in Sicilia vengono date notizie e descrizioni relative a scavi, rinvenimenti e scoperte. Nella fattispecie, per Agrigento, si fa riferimento al rinvenimento di un "mosaico tessellato", scoperto nel 1857 nei pressi della Cappella di Falaride, che l'amministrazione del tempo, non sapendo che fare, decise di ricoprire.
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1865Regolamentazione degli scavi di antichità

Circolare ministeriale su come condurre regolarmente gli scavi di antichità. Si introduce un riferimento particolare alle necropoli e ai reperti che in esse possono essere ritrovati.
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1865Prima delimitazione dell'area della Valle dei Templi

Il Direttore delle Antichità di Sicilia Saverio Cavallari comunica al Prefetto presidente della Commissione di Antichità di Girgenti di aver terminato la collocazione di 13 pilastrini con le iniziali MP, monumenti pubblici, a segnalazione del confine dei terreni appartenenti al demanio pubblico. 
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1865Attività illecite all'interno della Cappella di Falaride

Il Custode delle Antichità di Girgenti, Pasquale Rizzo Penna comunica al Prefetto, che la cappella di Falaride è occupata da un bettoliere il quale ha adibito il monumento a locale dove svolgere la propria attività artigianale in cui peraltro ha collocato una cucina attraverso il cui uso ha annerito la parte interna della copertura. Il custode quindi invita il Prefetto a porre in essere ogni azione volta alla tutela del monumento.
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1865Denuncia di pascolo di pecore nel terreno del Tempio di Giove

Il custode dei monumenti, Pasquale Rizzo Pinna, informa il Prefetto delle antichità di Girgenti di aver colto sul fatto il pastore Giovanni Cipolla, mentre pascolava le pecore nel terreno del Tempio di Giove Olimpico. Il custode ha proibito al pastore di riportare le pecore in quel luogo, ritenendo le bestie dannose per il sito e fastidiose per eventuali viaggiatori che si recassero sul posto ad ammirare i monumenti.
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1866Obbligo di trasferimento dei beni ritrovati al museo di Palermo

Il Ministro della Pubblica Istruzione Napoli intima al Prefetto di Girgenti il trasferimento al Museo archeologico di Palermo di una iscrizione greca, rinvenuta durante scavi effettuati a Girgenti. Il Prefetto avrebbe contravvenuto al Regolamento della Commissione stessa, approvato con Regio Decreto 3 maggio 1863 che prevedeva che tutti gli oggetti rinvenuti durante gli scavi effettuati nelle Province di Palermo, Trapani, Girgenti e Caltanissetta fossero consegnati al Museo di Palermo. In chiusura della missiva, il Ministro estende l'obbligo di trasferimento a tutti gli oggetti rinvenuti e che dovessero rinvenirsi nel corso di successivi scavi.
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1869Furto di una statua di bronzo acefala nel Tempio di Cerere e Proserpina

Denuncia presentata da Pancucci Michele, custode principale delle antichità agrigentine, circa il furto di una statua di bronzo acefala rappresentante probabilmente Proserpina, rinvenuta ad Agrigento nel fondo di Bonamorone di proprietà del Cavaliere Vincenzo Giambertone, nei pressi del Tempio di Cerere e Proserpina, ed illecitamente portata in Calabria, a Martirana, da tale Burgo Basile, bracciante. 
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1871Restauro del Tempio della Concordia

Il ministro Correnti avvisa che la Commissione generale delle antichità della Sicilia ha approvato la proposta della Commissione di Girgenti di restaurare il tempio della Concordia, di continuare gli scavi nelle terre di Caico e di recintare con delle mura, a spese dello stesso Caico, la casa antica scoperta.

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1871Regolamentazione sul ritrovamento di reperti antichi

La Commissione Provinciale di Antichità e Belle Arti enuncia le procedure da seguire in caso di ritrovamenti di reperti. In caso di ritrovamenti bisogna avvisare entro tre giorni dalla scoperta il Sindaco, che trasmetterà la comunicazione al Prefetto e alla Commissione, e che non si possono esportare reperti senza uno speciale permesso della stessa Commissione.

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1871Ritrovamenti durante gli scavi della linea ferroviaria Porto Empedocle - Agrigento

Viene realizzato un elenco con la descrizione di tutti gli oggetti rinvenuti durante gli scavi della linea ferroviaria che va da Porto Empedocle fino ad Agriento, che si trovano depositati presso il museo comunale. Si sottolinea che alcuni oggetti sono stati danneggiati durante i lavori di scavo dagli operai, poiché non sempre le guardie riescono a sorvegliare tutte le zone interessate dagli scavi.

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1872Rimozione delle Opunzie dal tempio di Vulcano

Il sindaco di Girgenti comunica al prefetto che è stata effettuata da parte di Alfonso Mirotta la rimozione delle piante di opunzie che infestavano il tempio di Vulcano, come stabilito dall’ordinanza dell’11 giugno 1867.

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1873Denuncia di possibili danneggiamenti alle catacombe e sepolcri adiacenti al Tempio di Ercole

Il custode Michele Pancucci segnala alla commissione di Antichità e Belle arti che nel “Fondo Porcelli”, limitrofo al tempio di Ercole, di proprietà del signor Gerlando Montana, si stanno eseguendo dei lavori che danneggiano le catacombe con sepolcri greci lì presenti. Il custode intima quindi la commissione ad un tempestivo intervento per fermare i lavori.
Questa denuncia viene poi inviata dal prefetto di Girgenti all’ispettore di pubblica sicurezza il 31 gennaio 1873.

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1873Regolamento sui calchi delle opere d'arte

Regolamento sui calchi delle opere d’arte, in cui si legge nell’art.1 che per eseguire un calco bisogna chiedere il permesso al Ministero della Pubblica Istruzione, nell’art. 2 che la Commissione conservatrice locale deve assicurarsi che l’oggetto non riceverà alcun danno dall’esecuzione del calco, nell’art. 3 che se le operazioni saranno giudicate pericolose o l’esecutore non riconosciuto all’altezza, verrà impedita l’esecuzione dello stampo, nell’art. 4 che prima del calco, bisogna fare una descrizione accurata dell’oggetto originale, sotto la vigilanza del governo, nell’art. 5 che tutte le spese per l’operazione sono a carico del richiedente, nell’art. 6 che il governo sceglierà una prova dell’oggetto saranno conservate in un museo dei calchi di Roma e su di esse verranno fatti i successivi calchi, nell’art. 7 che per ottenere una riproduzione dagli stampi i richiedenti dovranno pagare un prezzo da stabilirsi e nell’art. 8 che se lo stampo si deteriora il governo può far eseguire un nuovo calco dagli originali.
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1875Scoperta della Grotta Fragapane

Il direttore della antichità di Sicilia Francesco Saverio Cavallari si è recato a Girgenti per riferire sul ritrovamento di un ambiente sotterraneo presso la grotta “Fragapane” e lì in sua presenza è stato scoperto un sarcofago con ossa e una monetina.
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1876Regolamentazione sulle modalità con cui si possono fotografare monumenti e opere d'arte

Ministeriale in cui vengono regolamentate le modalità con cui si possono fotografare i monumenti pubblici e gli oggetti dei musei e delle gallerie. I fotografi dovranno rilasciare due esemplari degli oggetti e monumenti fotografati, uno dei quali resterà nel luogo dove si trova l’originale e l’altro sarà trasmesso al Ministero della Pubblica Istruzione.

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1879Acquisto di dieci vasi etruschi per il museo di Agrigento

Verbale di delibera della Giunta municipale di Girgenti, per l'acquisto di una collezione di 10 vasi etruschi, per il museo archeologico, dalla signora Vittoria Colonna (Vedova Granet) per la somma di 800 lire. Il verbale è firmato dal sindaco Emanuele Sileci e gli assessori Ernesto Messina, Giuseppe Picone e Niccolò Ernesto Picone.
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1883Donazione di monete

Nel documento si racconta che il consigliere britannico William Gregory ha donato delle monete di Akragas per il museo di Girgenti. In particolare nella nota racconta che il 17 aprile ha visitato il Museo archeologico di Girgenti e durante la visita il direttore gli ha comunicato il desiderio di voler arricchire le collezioni con una raccolta di monete dell'antica città greca di Akragas e romana di Agrigentum. Il consigliere quindi come segno di interesse per le bellezze agrigentine e per il nuovo museo dona una copia di elettroliti dal British Museum che vengono disposte in ordine cronologico in una cassettina e spedite al sindaco della città.

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1883Relazione sullo stato di conservazione di tutti i monumenti della Valle dei Templi

Nota di Giuseppe Picone in cui viene illustrata la situazione dei monumenti agrigentini, proponendo alcune soluzioni relativamente agli scavi e ai restauri.
Si chiede il restauro dei templi di Giunone Lacinia e della Concordia che sono in pessime condizioni, il primo perché la rupe che gli serve come base va via via franando, il secondo perché è fondato sopra una spelonca profonda che si rompe e si sgretola di giorno in giorno. 
Sconsiglia il progetto di costruire una casetta dove conservare l’Atlante o Cariatide e i resti delle altre sculture e propone invece che rimangano al proprio posto circondati da un cancello di ferro.
Presso il tempio di Ercole ci potrebbero essere moltissimi frammenti di ceramica e di scultura per i quali bisognerebbe approfondire gli studi e che sull’Olimpico bisognerebbe sgomberare la gradinata; aggiunge che occorrerebbe espropriare il terreno e la casa rurale che invade i resti del tempio di Vulcano. 

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1883Divieto di demolire, eseguire scavi e spostare gli oggetti storici e di arte

Nel documento è presente una circolare sugli abusi eseguiti dai proprietari che distruggono gli avanzi di antichi fabbricati nei propri terreni per costruirne di nuovi. Viene citato il regio decreto del 13 maggio 1822 n. 233 in vigore nell'Italia meridionale in cui tra gli articoli si vieta di demolire e di eseguire scavi o spostare dai loro siti“tutti gli oggetti e monumenti storici e di arte" che esistono, senza preventiva autorizzazione. Nella circolare viene ordinato di sorvegliare gli scavi autorizzati con licenza affinchè possano essere rilevati tutti i dati per le indagini scientifiche e per permettere allo stato il diritto di prelazione sugli oggetti rinvenuti nel caso il proprietario voglia venderli.

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1884Costituzione degli uffici regionali del Ministero della Pubblica Istruzione

Ministeriale in cui si dà notizia della costituzione degli uffici regionali del Ministero dell’Istruzione Pubblica, che si occuperanno della tutela del patrimonio archeologico e artistico della nazione.  La Direzione archeologica e l’artistica saranno date a funzionari diversi. La prima sarà affidata alla Direzione del Museo Palermitano, dove si costituirà una Scuola pratica di archeologia. La seconda all’ufficio artistico speciale per i restauri, in cui si costituirà una Scuola pratica di architettura.

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1884Introduzione del giornale di scavo

Nota in cui si elencano alcune norme da seguire durante gli scavi, in particolare si parla del giornale di scavo, documento in cui devono essere annotati la data e l’ora, il numero degli operai, il sito preciso, il numero e la descrizione degli oggetti ritrovati, la trascrizione delle epigrafi. Questo giornale dovrà essere poi inviato ogni fine settimana alla Direzione Generale.
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1886Regolamento relativo ai restauri dei monumenti nazionali e gli scavi di antichità

Il documento contiene il D.R. sul "Regolamento per il lavori a trattativa privata o in economia nei restauri ai monumenti nazionali e negli scavi di antichità" che concesse alle strutture periferiche la facoltà di eseguire gli scavi affidandosi ad imprese specializzate. Il decreto introdusse il criterio dei contratti a trattativa privata:  gli uffici centrali si riservarono, la facoltà di approvare i programmi e di stanziare i fondi relativi, mentre gli uffici periferici furono abilitati a delegare le operazioni esecutive ad imprese ritenute degne di fiducia. La legge impose allo schema contrattuale di specificare l'elenco de1 lavoro e delle somministrazioni, il loro prezzo unitario, distinguendo tra esecuzione a misura ed a corpo, le condizioni di esecuzione, i termini di compimento, le modalità di pagamento, le penalità.

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1919Direttive sulla ricostruzione degli edifici danneggiati dalla guerra

Circolare in cui il sottosegretario Pompeo Molmenti raccomanda che le ricostruzioni di chiese ed edifici, danneggiati dalla guerra, siano effettuate in modo da conformarsi ai luoghi in cui si trovano, nel rispetto dei valori della arte e della storia, e che le commissioni provinciali e i sodalizi artistici locali controllino che i nuovi monumenti eretti per commemorare fatti o eroi di guerra non compromettano l’ambiente e i monumenti preesistenti.
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1920Indagine sulla vendita illecita di oggetti d'arte provenienti dagli scavi

Circolare con cui si trasmette l’elenco degli Ispettori onorari dei monumenti e degli scavi della provincia di Girgenti affinché si raccolgano informazioni su di essi, poiché alcuni ispettori hanno venduto illecitamente oggetti d’arte.

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1924Richiesta di salvaguardia dei monumenti durante il periodo di propaganda elettorale

Il documento contiene una circolare inviata ai sindaci in cui si auspica una maggiore salvaguardia dei monumenti dalle deturpazioni che potrebbero verificarsi nei periodi di propaganda elettorale
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