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Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo

Nel 1867 venne ritrovato un vaso e consegnato al Museo Comunale di Girgenti.

Il Ministro della Pubblica Istruzione richiese al Prefetto di Girgenti di consegnare il reperto alla capitale, impugnando un decreto regio del 1863 secondo cui tutte le antichità rinvenute a Girgenti dalla Commissione di Antichità, dovevano essere consegnate al Museo di Palermo. Il Municipio di Girgenti si oppose in tale occasione, sostenendo che il vaso era stato trovato fortuitamente e per questo motivo riposto nel museo comunale. Il Ministro definì queste ragioni “boriuzze municipali da correggere”, e che il solo fatto di avere una “stanzaccia” da assegnare a Museo non legittimava tale pretesa.
Nonostante questi scontri, il Museo iniziò ben presto ad arricchire la sua collezione, grazie all’acquisto da parte della giunta municipale di reperti storici da collezionisti privati, e non solo: durante il suo viaggio ad Agrigento, il consigliere britannico William Gregory aveva conosciuto il direttore del Museo Archeologico di Girgenti, il quale gli confessò il desiderio di costituire una raccolta di monete dell’antica città di Akragas e della romana Agrigentum. Data la sua passione per le antichità agrigentine, e il desiderio di contribuire alla crescita del nuovo Museo, il viaggiatore britannico donò una copia di monete di Akragas dal British Museum.

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