Tempio di Demetra
Quando nel 1869 venne rinvenuta una statua trafugata di Proserpina, l’allora segretario generale del Ministro della Pubblica Istruzione, Pasquale Villari, esortò il Prefetto di Girgenti ad applicare il decreto che stabiliva la confisca dei beni non denunciati e ritrovati clandestinamente. Come leggiamo dalle parole del segretario, l’applicazione di questa norma era fondamentale per contrastare l’ignoranza di coloro che ritenevano questi oggetti “res nullius” [Complesso archivistico: Prefettura di Agrigento, Intendenza e atti della Prefettura di Girgenti 1827-1887 b.485 14-4].
Un altro caso di reperto trafugato occorse nel Tempio di Proserpina e Cerere, oggi conosciuto come Tempio di Demetra: una statua acefala di Proserpina venne rinvenuta da un gruppo di braccianti calabresi mentre lavoravano presso il fondo di tale Cavaliere Giambertoni. I manovali trovarono la statua in una tomba, deposta come un defunto, intarsiata d’oro e d’argento, e la trasportarono presso Nicastro, in Calabria.
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Gli altri punti di interesse nello stesso percorso
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Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo
Nel 1867 venne ritrovato un vaso e consegnato al Museo Comunale di Girgenti.
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Tempio dei Dioscuri
Il Tempio Castore e Polluce, o Tempio dei Dioscuri, occupa la parte più a sud di un vasto complesso di aree sacre, chiamato Santuario delle Divinità Ctonie.
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Tempio di Ercole
Nel 1834 la Commissione di Antichità e Belle Arti di Palermo avviò i primi interventi di restauro del Tempio di Ercole, o Tempio di Eracle.
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Tempio di Giove
Il Tempio di Giove, o Tempio di Zeus, è un’importante testimonianza della diversa sensibilità che le persone hanno mostrato nel corso del tempo nei confronti del sito archeologico agrigentino.